Il direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha detto la sua sul virus.
Il Covid-19 sta tornando prepontemente al centro delle preoccupazioni dell’opinione pubblica. In America, infatti, si sta tornando a discutere della reintroduzione delle mascherine ed in autunno, anche in Italia, si ipotizza una nuova ondata di contagi. Il direttore della Clinica di malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, Matteo Bassetti, ha detto la sua sull’argomento.
“Ultimamente – spiega l’esperto – di Covid mi pare che se ne preoccupino più i social di quanto non facciano i medici, e questo dovrebbe dirla lunga. La verità è che si è tornato parlare di Covid intorno a ferragosto, e questo ha fatto schizzare il numero di tamponi. Trattandosi di un virus ormai endemico, più lo cerchi e più lo trovi, se raddoppiano i tamponi aumenti magari del 50% il numero di positivi. Ma la percentuale di infetti rimane la stessa“.
Nuova ondata in arrivo?
“Io dico che dovrebbero preoccuparci le sintomatologie severe, che al momento rimangono pochissime – rassicura Bassetti -. Perché chi si ammala in forma lieve passa al più qualche giorno a casa, e poi guarisce. Non è certo piacevole, ma non può essere considerato un problema di salute pubblica. Tutto quello che abbiamo fatto negli scorsi anni era perché nelle prime fasi ci siamo trovati con gli ospedali e le terapie intensive al collasso“.
“Al momento invece gli ospedali italiani sono scarichi, e quindi non c’è nessuna emergenza – aggiunge Bassetti -. Le milioni di vaccinazioni che abbiamo fatto, il fatto che ora abbiamo scorte di farmaci efficaci, e il fatto che Omicron è una famiglia di varianti meno aggressive rispetto ai ceppi delle prime ondate, tutto questo contribuisce a fare sì che oggi Covid non è più un problema ospedaliero, ma al più sociale.
“Detto questo – conclude l’esperto – preferisco non fare previsioni. Se mi chiede cosa succederà a settembre o a ottobre non so risponderle. Ma posso dirle che abbiamo tutte le armi a disposizione per stare tranquilli, anche se i contagi dovessero tornare a salire”.